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VIVERE O SOPRAVVIVERE?

Questa settimana ho ascoltato tre volte la domanda.

La prima volta se lo è chiesto un dirigente di una azienda, non sa come riprendere le fila della sua vita privata e metterla insieme. Passa più tempo al lavoro che a casa.

Poi è stata la volta di una signora che non si sente apprezzata né dal marito né dai figli ormai grandi.

La terza è stata il turno di un ragazzo che non sa cosa fare dopo il liceo.

Ci basta sopravvivere in questo mondo o fare una qualche differenza?

Siamo tutti qui per farla. Anche se la routine ci fa dimenticare del tempo che passa. Restiamo invischiati in lavori che non ci piacciono ma che pagano mutuo e bollette, viviamo con persone che forse non amiamo davvero ma abbiamo paura di cosa potrebbe succedere se ce ne andiamo.

Più diventiamo “grandi” e più diventa difficile trasformare qualcosa nella nostra vita. La paura profonda non è quella di non farcela, ma quella di avere uno smisurato potere di far accadere le cose. È la luce, non il buio, il motivo per cui ce la facciamo sotto. Dobbiamo darci il permesso di rischiare.

Insisto sul prendere ogni tanto una decisione che gli altri non si aspettano e che soprattutto noi non ci aspettiamo.

“Non è da me fare questo!”

“E adesso che l’hai fatto, come ti senti?”

“Bene!”

Succede di continuo, si apre uno spazio nella mente in cui diventa possibile fare qualcosa di diverso. La vita evolve, la storia personale si riempie di particolari nuovi e scopriamo perché agiamo in un modo piuttosto che in un altro.

Se provi qualcosa di nuovo per noia, l’entusiasmo dura poco. Se ci entri dentro per curiosità, trasformi la prospettiva. Diventi capace di far scorrere il sangue nelle vene ogni santo giorno.

Magari pochi in Italia conoscono Jim Rohn, ma molti conoscono uno dei suoi allievi, Tony Robbins. Il buon Jim diceva che

“Siamo la media delle cinque persone con cui passiamo più tempo”.

Guardati intorno e chiediti se davvero ti piace essere come loro. Se sei circondato da critiche, malumore e musi lunghi non c’è da stupirsi che ti accontenti di sopravvivere.

Le persone che ci migliorano, sono le stesse che cercano di migliorare se stesse. Sono quelle che scelgono di vivere!

“Mi butta giù di morale” o “Mi tira su quando sono triste” non sono frasi che diciamo a caso, chi ci circonda è davvero in grado di influenzare le nostre sensazioni e le nostre emozioni, se glielo permettiamo.

Quale tipo di persona vuoi essere per gli altri e per te stesso?