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Come fregare il perfezionista che è in te!

immagine da Pinterest

Hai letto il post sul perfezionismo? Se ti sei riconosciuto e vuoi sapere cosa puoi fare per fregare il perfezionista che è in te, ecco cosa puoi fare:

Usa altri metri per misurare un successo

Come abbiamo detto nel post che trovi qui https://www.forzasettelab.com/2018/12/30/vuoi-che-tutto-sia-perfetto-allora-non-sgobbare/, il successo non si misura con un voto. E’ una valutazione dell’insieme e la puoi fare solo tu, niente pacche sulle spalle dall’esterno.

Prendi il risultato che hai ottenuto: ha migliorato ADESSO una situazione? Ha fatto ORA la differenza per qualcuno?

Un esempio? Una mia ex-capa aveva il vizio di farsi fare il caffè ogni mattina alle 10, interrompendo spesso attività che richiedevano la mia concentrazione. E mi obbligavano a ricontrollare tutto da capo per paura di sbagliare.

Un paio di volte mi sono imposta di non farlo ed è arrivata alla riunione con dei dati inesatti. Quando mi ha rimproverata mi sono scusata dicendo “Devono averli aggiornati quando mi sono alzata per fare il caffè.”.

Vantaggio: ORA il caffè faceva la differenza per LEI perché aumentava la probabilità di errore. Ha smesso di interrompermi durante il lavoro. Quello che sembrava un mio insuccesso, è diventata una vittoria.

Datti tregua

Taglia i “vorrei” e i “dovrei”. Sostituiscili con “voglio” e “posso”. Cosa diresti a un amico che si lamenta di quello che dovrebbe fare?

Datti tregua, togli quello che non serve più per raggiungere i tuoi obiettivi.

Un esempio? Stabilisci un tempo ragionevole per svolgere un’attività e resta sul pezzo. Resta lì e non andare oltre, se sfori alzati e fai altro. Appena ti sale in mente un “dovrei”, rimpiazzalo con un “voglio una pausa e la faccio.”.

Vantaggio: hai una tregua e puoi sfruttarla per trovare nuove ipotesi per finire prima il lavoro.

Pensa alle conseguenze divertenti

Avrai pure commesso un errore, ma cosa sarebbe successo se fosse stato EPICO? Prova a immaginare una situazione apocalittica.

Un esempio? Primo giorno di lavoro, prima riunione importante, pioggia a dirotto e in ritardo causa traffico. Ci tenevo a fare una buona impressione, così ho corso per arrivare all’incontro e sono scivolata finendo lunga per terra sulla schiena, tra le risate generali.

Rialzandomi, ho detto “Mi piace molto il colore del soffitto! Avete già bevuto il caffè?”.

Vantaggio: hanno capito che avevo i nervi saldi nelle situazioni impreviste.

In breve, comincia a separare le cose che sono un vantaggio da quelle che non lo sono. Il perfezionismo è una di queste!