Le emozioni positive sono il booster delle nostre scelte.
Ci danno la carica per affrontare le situazioni in cui ci troviamo e l’energia per migliorare le nostre azioni.
Roby dice di essere una persona emotiva, quando mi ha ingaggiata come coach mi ha detto “A volte non so come comportarmi, mi arrivano addosso mille cose tutte insieme…o parto in quarta, o mi angoscio o mi paralizzo.”.
Questo le crea non pochi problemi:
- passa per impulsiva sul lavoro
- si butta a capofitto con molto entusiasmo nelle relazioni: nell’ultimo anno è uscita con quattro persone diverse e nessuna è durata
- continua a “prendere fregature” dagli amici
- in famiglia è l’ultima a sapere le cose perché sanno che è “emotiva”
Ha capito che tutti si aspettano che lei “parta in quarta” e quindi non si prende qualche momento per osservare la situazione, reagisce più che agire. Durante il secondo incontro, decide di lavorare sulle emozioni positive, che sono quelle a cui tiene di più.
Insieme individuiamo, sperimenta e scopre diverse strategie che possono funzionare e le mette in pratica tra un incontro e l’altro.
Primo risultato: non si lascia prendere dall’entusiasmo appena le propongono un cambio di lavoro che le sembra fenomenale, valuta la situazione e scopre che il suo lavoro attuale le piace.
Secondo risultato: le emozioni positive (gioia e stupore!) legate alla scoperta di essere apprezzata fuori dal suo impiego diventano per lei il booster per parlare con i suoi colleghi e proporre un nuovo progetto mettendo in campo anche i possibili ostacoli.
Commenti a caldo?
“Questa volta mi sono presa il tempo di studiarmi anche le cose che non potevano funzionare”, “Prima di parlare in riunione, ero angosciata ma ho ripreso l’emozione della proposta di lavoro e ho cominciato a parlare sicura, non mi tremava la voce come al solito!”.
“Prossimo obiettivo, voglio migliorare anche i rapporti con le altre persone, mi piace aver ripreso il controllo!”.
Beh, voi che ne dite? Ce la farà?
Se siete curiosi e volete un approccio più scientifico alle emozioni positive, ecco un articolo che vi spiega un po’ meglio come funzionano secondo la teoria Broaden-and-Build https://positivepsychologyprogram.com/broaden-build-theory/